CAPITOLO V.
Tempesta, naufragio, terremoto e quel che avvenne di Pangloss, di Candido e dell'anabattista. La metà de' passeggieri, languidi, e affranti dalle indicibili angosce che il tentennìo d'un bastimento produce ne' nervi e in tutti gli umori del corpo agitati in contrarie direzioni, non avea nemmeno la forza di mettersi in pena del suo pericolo; l’altra metà gettava delle strida, e innalzava preghiere. Eran lacere le vele, gli alberi spezzati, sdruscito il bastimento. Lavorava chi poteva, non vi era chi s'intendesse, non vi era chi comandasse.
martedì 28 novembre 2006
lunedì 27 novembre 2006
Io non trovo delle affinità in questo mondo
capaci da sole di unire
come nel gioco magico dello zucchero filato
le più disparate qualità umane
che vagano nello spazio.
Ne è prova l’ assurdo tentativo di avvicinare la mia sensibilità
al campo magnetico che reputavo confacente all’esperimento,:l’arte.
Da sempre considerata idolo indiscutibile della verità inventata,
capace di dare fede al mondo scopro sulla mia pelle
che anche l’artista è un colloide
che vaga per sé senza guardare fuori dall’oblò della sua nave.
Intento com’ero a vivere nel mio mondo non mi accorsi che la fuori migravano colonie di micromondi in cerca di contatto, di un segnale per gridare la voce dell’umanità fatta di attimi di dolore e disperazione di gioia e di speranza. Ma i linguaggi sono diversi e i gesti da soli non bastano. Troppi dei, come corvi in volo si sono nutriti della sensibilità umana.
I corpi restano senza memoria in luoghi inesplorati e nemmeno la morte renderà loro necessaria giustizia.
E l’amore?
Non è forse tutta qui la nostra unica forza?
Si ma l’amore è voler restare in balia dell’abbandono,
come nel sogno.
I gesti da soli non bastano per regalare al bambino che osserva
la magica forma di un dolce
se lui non riesce a vedere la danza
dei cristalli di zucchero
venire dal nulla. (metanodonte)
capaci da sole di unire
come nel gioco magico dello zucchero filato
le più disparate qualità umane
che vagano nello spazio.
Ne è prova l’ assurdo tentativo di avvicinare la mia sensibilità
al campo magnetico che reputavo confacente all’esperimento,:l’arte.
Da sempre considerata idolo indiscutibile della verità inventata,
capace di dare fede al mondo scopro sulla mia pelle
che anche l’artista è un colloide
che vaga per sé senza guardare fuori dall’oblò della sua nave.
Intento com’ero a vivere nel mio mondo non mi accorsi che la fuori migravano colonie di micromondi in cerca di contatto, di un segnale per gridare la voce dell’umanità fatta di attimi di dolore e disperazione di gioia e di speranza. Ma i linguaggi sono diversi e i gesti da soli non bastano. Troppi dei, come corvi in volo si sono nutriti della sensibilità umana.
I corpi restano senza memoria in luoghi inesplorati e nemmeno la morte renderà loro necessaria giustizia.
E l’amore?
Non è forse tutta qui la nostra unica forza?
Si ma l’amore è voler restare in balia dell’abbandono,
come nel sogno.
I gesti da soli non bastano per regalare al bambino che osserva
la magica forma di un dolce
se lui non riesce a vedere la danza
dei cristalli di zucchero
venire dal nulla. (metanodonte)
CUCURBITACEE
• Anguria : Citrullus lanatus (Thumb.) (Mansf.)
• Cetriolo : Cucumis sativus L.
• Melone : Cucumis melo L.
• Zucca da inverno : Cucurbita maxima Duch. Cucurbita moschata Duch.
• Zucca da zucchini : Cucurbita pepo L.
• Zucca lagenaria : Lagenaria sicenaria (Mol.) Stand.
• Zucca centenaria : Sechium edule Swartz
• Zucca spugnosa : Luffa cilindrica Roe.
• Anguria : Citrullus lanatus (Thumb.) (Mansf.)
• Cetriolo : Cucumis sativus L.
• Melone : Cucumis melo L.
• Zucca da inverno : Cucurbita maxima Duch. Cucurbita moschata Duch.
• Zucca da zucchini : Cucurbita pepo L.
• Zucca lagenaria : Lagenaria sicenaria (Mol.) Stand.
• Zucca centenaria : Sechium edule Swartz
• Zucca spugnosa : Luffa cilindrica Roe.
Forza debole: una delle forze fondamentali della natura. La sua manifestazione più nota è il decadimento beta; è implicata in alcuni decadimenti di nuclei radioattivi e nei processi neutrinici.
“Amici, non vi preoccupate di chi io sia; non lo saprete mai.Non voglio che accettiate nulla di ciò che dico. Non voglio nulla da nessuno di voi, non desidero la popolarità, non voglio la vostra adulazione, non voglio che mi seguiate. Dato che sono innamorato della vita, non voglio nulla. Queste cose non hanno molta importanza;ha importanza il fatto che voi obbedite e che permettete al vostro giudizio di essere pervertito dall’autorità. Il vostro giudizio, la vostra mente, il vostro affetto, la vostra vita, sono pervertiti da cose che non hanno valore, e proprio in questo risiede il dolore”.
Ora, se aspiri a così alta condizione, ricorda che non basta uno sforzo modesto per raggiungerla, ma ci sono cose che devi definitivamente abbandonare, altre che per il momento devi differire. Mentre se desideri averle, e in più desideri cariche pubbliche e ricchezze, probabilmente, per il fatto stesso di ambire alle prime, non otterrai neppure le seconde: in ogni caso, fallirai gli unici presupposti che consentano libertà e felicità. [5] Quindi esercitati fin d'ora a dire a ogni rappresentazione che ti colpisca per la sua asprezza: «sei soltanto una rappresentazione, non sei affatto ciò che sembri in apparenza».
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